Nella gestione di una famiglia e della propria casa, stirare è una delle attività più faticose e che portano via più tempo. Fortunatamente, anche in questo come in molti altri campi, ci vengono incontro le innovazioni tecnologiche, sempre pronte a dare una mano anche alle casalinghe più impegnate. Ovviamente non tutte le mamme del mondo possono essere definite “mamme tecnologiche” e quindi tutte queste innovazioni non sempre sono sfruttate al meglio o comprese in pieno.
Ecco perché quando una massaia deve scegliere il suo nuovo ferro da stiro possono sorgere tanti dubbi e la confusione si fa gioco della loro mente. Una cosa è certa, non procedere mai all’acquisto di un ferro da stiro con caldaia se hai ancora le idee confuse. Vedere tanti modelli di ferro, senza capirne le reali potenzialità, aggiungerà solo confusione a quella già presente nella tua testa. Le idee devono essere chiare, devi sapere che differenza c’è tra una pressione di 4 bar e una da 6 bar, quali vantaggi hai acquistando un ferro dal serbatoio più capiente ecc.
Il funzionamento pratico
Tutti o quasi, sappiamo fondamentalmente come funziona un ferro da stiro tradizionale. Inoltre, tutti sanno che oltre ai modelli senza caldaia, esistono anche quelli con caldaia esterna. Quello che non tutti sanno però, sono i reali vantaggi che questa soluzione porta. Partiamo dal principio. I ferri da stiro tradizionale hanno la caldaia, ma integrata nel ferro stesso. Quelli moderni invece, hanno la caldaia esterna, quindi più capiente e che potrà essere ricaricata molto di più all’inizio delle operazioni, questo consentirà di stirare per un tempo maggiore, senza doverla ricaricare più volte. I modelli con caldaia esterna hanno una capienza generalmente superiore al litro (in certi casi si arriva anche a 2 litri).
Inoltre i ferri da stiro tradizionali sono poco inclini ad accettare l’acqua di rubinetto, perché ricca di calcare, problema che invece non si pone nei ferri da stiro con caldaia. Ovviamente non è sempre tutto oro quello che luccica, e così ai tanti lati positivi dei ferri da stiro con caldaia, troviamo anche qualche aspetto negativo. Innanzitutto le dimensioni e il peso, ma questo è un concetto di cui ormai tutti dovremmo essere a conoscenza, quindi saltiamolo e passiamo alle altre differenze che abbiamo tra i ferri da stiro tradizionali e quelli a ricarica continua. Partiamo dall’autonomia.
Autonomia e potenza
Mentre con i ferri tradizionali abbiamo generalmente un’autonomia massima di due ore, passate le quali il ferro va lasciato raffreddare e poi riempito nuovamente, con i ferri da stiro a caldaia, possiamo riempire il serbatoio anche durante la fase di stiratura per non interrompere mai l’attività. Il sistema a ricarica continua (ora sapete perché è definito così) non ha bisogno di raffreddarsi e quindi eviterà pause noiose e che portano via molto tempo. Un’altra grande differenza tra un sistema tradizionale e uno a ricarica continua è la potenza del ferro.
Infatti, avendo un serbatoio più capiente, i ferri a caldaia hanno una maggiore potenza nell’erogazione del vapore e questo li rende particolarmente adatti a chi stira molto, soprattutto capi delicati come camicie e vestiti. In commercio potresti trovare ferri tradizionali e con caldaia che mostrano la stessa potenza in termini di Watt, ma se fai attenzione alle caratteristiche, noterai che la pressione di uno (quello con caldaia esterna) sarà superiore a quello dell’altro (sistema tradizionale). La differenza non è di poco conto e aiuta a stirare meglio e più in fretta. Per questi motivi i sistemi moderni a caldaia esterna sono adatti a famiglie numerose e che si trovano ogni giorno con montagne di abiti da stirare.