Quando ti consigliano un ferro da stiro nuovo, non fidarti ciecamente solo della potenza in termini di Watt, questi sono dati espressi a caratteri cubitali per abbagliare gli occhi del consumatore ingenuo, ma che non comunicano alcuna informazione riguardo alla scorrevolezza del ferro, la comodità di esercizio e la maneggevolezza. Un ferro è tanto più ergonomico, quanto è più “invitante”. Considera inoltre a quante volte farai il gesto di sollevarlo e poggiarlo di nuovo sulla sua base, è la leggerezza che fa la differenza tra un ferro da stiro maneggevole e uno che non lo è per niente.
A parità di caratteristiche, è molto meglio scegliere un prodotto destinato ad un uso domestico, piuttosto che affidarsi ad uno troppo professionale, che solitamente è più robusto, ma anche più pesante. Quello che smaltisce davvero il tuo piccolo monte Everest di capi stropicciati sarà la piastra del ferro da stiro e il materiale con cui essa è realizzata. Ricorda che più grande è la piastra e minore sarà la durata della sessione di stiratura. Inoltre i materiali migliori per la conduzione del calore sono l’acciaio inox, l’alluminio satinato o smaltato, il teflon o la ceramica.
Grado di scorrevolezza
Ognuno di questi materiali ha un grado di scorrevolezza diverso dall’altro, oltre ad un effetto anti lucido che varia da piastra a piastra. Uno dei materiali più utilizzati dai produttori per la piastra interna è il thermolon, un materiale che offre un’ottima scorrevolezza su tutti i tessuti e che ha una forte resistenza ad abrasioni e graffi, inoltre ha una durata maggiore rispetto ad altri materiali, allungando di parecchio la vita del tuo ferro da stiro. Se il ferro possiede in aggiunta anche un rivestimento al nichel, oltre alle sue abilità anti graffio, si abbineranno anche speciali proprietà anti macchia.
Nello scegliere un ferro da stiro quindi sono altri gli elementi da prendere in considerazione e non solo i Watt riportati sulla confezione. Ad esempio dei dati molto importanti da prendere in considerazione sono la pressione del getto e la tipologia di vapore. Per una stiratura che somiglia molto ad una di tipo professionale il vapore deve essere di tipo secco. Questo si ottiene con dei fori nel ferro molto piccoli e quindi con goccioline molto sottili. Un vapore umido invece, bagnando troppo il capo, non lo stirerà in maniera adeguata. Il grado di penetrazione del getto all’interno dei capi da stirare, varia secondo la pressione cui lavora il ferro da stiro, questa pressione si calcola in bar.
Pressione e fori
I prodotti di fascia media presentano una pressione di 4-5 bar al massimo. Non tutti però garantiscono gli stessi risultati, poiché come visto poco sopra, questi sono influenzati anche da altri fattori. La piastra è uno degli elementi fondamentali di un ferro da stiro. L’efficacia del ferro è data proprio dalla sua piastra e dai forellini presenti su di essa, che dovrebbero essere molti e piccoli sulla punta e via via più ampi e distanti sul corpo.
La punta della piastra è la parte più importante, è quella che dovrà stirare le aree più “antipatiche” come colletti e polsini, quindi l’efficacia di questa racchiude il vero segreto di una stiratura perfetta. Tutti i ferri o quasi sono in grado di stirare la gamba di un pantalone, ma non tutti fanno la piega come “Dio comanda”. Infine il lato posteriore della piastra deve essere liscio e senza fori. Questa parte deve asciugare e appiattire il capo. Ultima cosa da rilevare è la possibilità con questo sistema di dire addio al calcare. Mai più capi macchiati dal calcare, poiché esso al massimo si deposita nel serbatoio esterno, facile da pulire.